giovedì 23 agosto 2012

L'odissea della vita.

Il termine concepimento, sinonimo di concezione, deriva dal latino cum capere, cioè "accogliere in sé" o "prendere insieme" ed indica l'atto del concepire un figlio.
Dietro questo atto si nasconde un'avventura meravigliosa.Una descrizione intensa ed emozionante é stata fatta da un documentario, trasmesso qualche tempo fà dalla Rai: L'Odissea della vita.
Oltre il video, un frammento scritto di questa meravigliosa storia riguardante il concepimento.




Ci tufferemo nel cuore di questa odissea di nove mesi, misteriosa e miracolosa: la nascita di un bambino.
All’inizio, come si sa, il seme viene deposto dall’uomo nel grembo della donna; gli spermatozoi sono milioni, una marea, un torrente.
Moriranno tutti.Tutti, tranne uno.
Agitando i flagelli gli spermatozoi avanzano per delle ore, millimetro dopo millimetro, ostacolo dopo ostacolo:
la vagina, con la sua acidità micidiale, il passaggio ostacolato dal collo dell’utero e l’utero stesso.
Un vero percorso da combattenti.
I piu’ fragili, i malformati e i ritardatari capitolano; altri restano intrappolati o si smarriscono.
Potenti correnti frenano la navigazione, dei flutti fanno ondulare un tappeto di ciglia che ostacola il loro avanzamento:
é pertanto l’incontenibile forza della vita che li spinge senza sosta in avanti.
Alla fine del lungo tunnel oscuro, come un astro misterioso, l’ovulo …
Basta un solo spermatozoo, uno solo, che si accosti all’ovulo, lo penetri e si fonda con lui, perché nasca una speranza di vita!
Ognuno di questi milione di spermatozoi porta dentro di sé il proprio segreto.E’ in questo momento che si gioca la lotteria dell’esistenza.
Ormai non sono piu’ di un centinaio ad esplorare la superficie dell’ovulo; soltanto alcuni riusciranno a intrufolarsi fino alla capsula, formidabile armatura protettrice.
Ultime agitazioni! Ultime frenesie …
Ad un tratto uno fra questi finisce per trovare la via.
Ecco! E’ lui!Il solo! L’unico!
Appena trafitta, la corazza si indurisce e gli altri spermatozoi urtano contro una barriera invalicabile; per loro, il viaggio è ormai finito … pur cosi vicini alla meta!
Per il vincitore il lungo viaggio continua; perde il suo flagello, ormai diventato inutile e libera il suo tesoro.
Il patrimonio genetico dell’uomo si unisce a quello della donna; da questa unione nascerà una cellula unica al mondo.
Sogno d’amore, frutto del desiderio … già traccia di vita… un uovo!
Da questo momento tutto è già scritto, o quasi.
Ad un tratto il processo si accellera; una nuova vita si definisce.Una nuova avventura comincia.
L’uovo, all’istante, si divide in due, poi in quattro, otto, sedici, trentadue cellule identiche;
Dopodichè, intraprende un lento e lungo viaggio.
Al terzo giorno della sua spedizione si immerge in un’ enorme grotta, che gli sarà presto familiare: l’utero.
Al sesto giorno, l’uovo esce dal suo guscio e si posa delicatamente sulla parete di questo accogliente rifugio; si costruisce un nido, dove si installa -salvo imprevisti- per nove mesi.
Man mano che l’uovo sprofonda nella soffice parete dell’utero, si trasforma in modo radicale: comincia ad elaborare dei collegamenti con il suo ambiente.E’ la futura placenta, base che permetterà scambi permanenti con il corpo della mamma.Contemporaneamente al centro si viene a formare un disco.L’uovo si trasforma e diventa embrione: ha 14 giorni ed è piu’ piccolo della testa di uno spillo.
Qualche giorno dopo, l’embrione si è notevolmente ispessito.Adesso riposa, proprio al centro di due sacche piene di liquido.
Un incredibile sequenza di trasformazioni lo sconvolge.Comincia la formazione del sistema nervoso, sul dorso si inarca come una grondaia, poi come un orlo si richiude su tutta la sua lunghezza e diventa un tubo.Questo é il futuro midollo spinale.Due cuscinetti giganti sono i futuri emisferi celebrali.In questo tempo, l’embrione si attorciglia su sé stesso.
Un cuore rudimentale prende forma, si disegnano i vasi, si abbozza il sistema circolatorio.
Ora, fermiamoci un istante su un fenomeno misterioso fra tanti altri.
Una storia di cuore.
Un cuore che batte.
Le cellule del futuro cuore si animano una dopo l’altra e si mettono a pulsare all’unisono.
Questo ritmo primario è il tamtam della vita!
La pompa del cuore…la macchina della vita, si è messa in moto!

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