venerdì 23 novembre 2012

I bebé sbadigliano nel pancione.

 

Non solo singhiozzo e calcetti: il feto, nel pancione della mamma sbadiglia, e lo fa anche spesso. A testimoniarlo sono i risultati di una ricerca pubblicata su `Plos One´ da studiosi della Durham University, che potrebbero fornire la chiave per una maggiore comprensione della salute del nascituro. Le scansioni in 4D di 15 feti sani (che permettono di osservare a livello tridimensionale il bambino ma, a differenza dell’ecografia 3D, offrono anche immagini in movimento), condotte dagli studiosi di Durham insieme a colleghi dell’Università di Lancaster (Gb), suggeriscono che sbadigliare è parte del processo dello sviluppo del bambino, e potrebbe fornire ai medici un altro indice della salute del feto. Non solo singhiozzo e calcetti nel grembo materno. Non si sa perché lo fanno, ma è ormai certo.

 
 
Alcuni ricercatori avevano già suggerito che i feti sbadigliassero, ma secondo altri esperti si trattava di un semplice movimento di apertura della bocca. Ora la nuova ricerca ha chiaramente permesso di distinguere lo sbadiglio, e questo in base alla sua durata. I ricercatori hanno utilizzato filmati in 4D per esaminare da vicino cosa accade quando un bebé apre la bocca nel pancione. Utilizzando criteri di nuova concezione, il team ha scoperto così che oltre la metà dei movimenti di apertura della bocca osservati nello studio sono in realtà sbadigli. Il lavoro è stato condotto su otto femmine e sette maschi di 24-36 settimane di gestazione. I ricercatori hanno anche scoperto che gli sbadigli si riducono a partire dalle 28 settimane, senza differenze fra maschi e femmine in termini di frequenza.

Anche se la funzione e l’importanza dello sbadiglio sono ancora sconosciute, i risultati dello studio suggeriscono che sbadigliare potrebbe essere collegato allo sviluppo del feto, e dunque questa azione potrebbe fornire un’ulteriore indicazione medica sullo stato di salute del bambino non ancora nato. «I risultati di questo studio - dice Nadja Reissland del Dipartimento di Psicologia della Durham University - dimostrano che lo sbadiglio si può osservare in feti sani. Inoltre la frequenza degli sbadigli diminuisce con l’aumentare dell’età» del nascituro. «A differenza di noi, i feti non sbadigliano perché `contagiati´» da qualcun altro, «o perché hanno sonno. La frequenza degli sbadigli nel grembo materno può essere legata alla maturazione del cervello nelle fasi iniziali della gestazione. Dato che la frequenza di `yaown´ nel nostro campione di feti sani è sceso dalle 28 alle 36 settimane di gestazione, questo sembra suggerire una funzione di maturazione» legata proprio allo sbadiglio. Secondo la ricercatrice, insomma, sbadigliare nel pancione potrebbe essere collegato alla maturazione del sistema nervoso centrale del piccolo, ma si tratta di una teoria che, conclude l’esperta, dovrebbe essere esaminata con ulteriori ricerche, che includano mamme e bebé. 



Fonte:La Stampa 

martedì 20 novembre 2012

Ragazza 31enne morta di setticemia dopo che i medici si sono rifiutati di accogliere la sua richiesta relativa all'interruzione di gravidanza.

Savita Halappanavar, 31enne morta a causa della legge sull’aborto in Irlanda.


 
Il caso di Savita, una 31enne irlandese di origini indiane, é destinato a riaccendere il dibattito sulle leggi in materia d'aborto in Irlanda.Il tema, per l’Eire, è scottante. L’Independent ha ricordato che già 20 anni fa ha scatenato numerose polemiche la storia di una 14 enne, rimasta incinta dopo uno stupro, alla quale è stato dato il permesso di recarsi negli Uk per abortire.
 
Savita, incinta di 17 settimane, era ricoverata all’ospedale di Galway dal 21 ottobre perché era in preda di forti dolori connessi alla gravidanza.La donna stava perdendo spontaneamente il bambino, quindi si era reso necessario l’intervento dei medici al fine di evitare il sorgere di qualche infezione. Numerose sono state quindi le sollecitazioni da parte della donna e del marito, Praveen Halappanavar, ai medici affinché operassero, ma non c’è stato nulla da fare. Il cuore del bambino batteva ancora per cui i medici si sono rifiutati di praticare l’aborto, anche se era stato ampiamente chiarito in maniera scientifica che il piccolo in ogni caso non avrebbe potuto sopravvivere. In base a quanto è stato riportato dall’Irish Time, avrebbero detto che la pratica era da escludere perché l’Irlanda “è un paese cattolico“- nonostante la donna fosse comunque di un’altra religione- lasciandola sola a sopportare la sua lunghissima agonia.Nel momento in cui il cuore del bambino ha smesso di battere, Savita é stata operata, ma era ormai troppo tardi. E' morta dopo un calvario durato diversi giorni a causa di una forte infezione di setticemia. Il marito è rimasto fortemente sconcertato perché è convinto che se i medici fossero intervenuti prima, la moglie si sarebbe potuta salvare.

Il Primo Ministro Irlandese Enda Kenny non si è troppo esposto con commenti e dichiarazioni a riguardo dello Stato ultra Cattolico ma ha solamente spiegato che il Ministro della Sanità ha avviato una inchiesta sul caso di Savira per cercare di capire cosa sia successo e quali siano state le cause e i colpevoli in questa faccenda.Tre le investigazioni che sono portate avanti, la prima da parte del medico patologo per documentare la causa ufficiale del decesso. La seconda da parte dell’Unità di Crisi dell’Ospedale e la terza dal Servizio Sanitario di Stato HSE per capire se vi siano state applicate le corrette procedure e questa cosa poteva essere trattata in maniera diversa, magari applicando una eccezione in questo frangente.
È chiaro che il governo irlandese dovrà offrire alcune risposte sia all’opinione pubblica che alla comunità internazionale:intanto, a Dublino, 20mila persone hanno marciato assieme al padre di Savita sino al parlamento, per chiedere una revisione della legge sull'aborto.
 
 
 

lunedì 19 novembre 2012

Dolcificanti in gravidanza


Esistono due categorie di dolcificanti, naturali e sintetici, i quali si differenziano per l’origine e le caratteristiche.
dolcificanti naturali conservano inalterato il sapiente equilibrio di nutrienti bioregolatori previsto dalla natura: oligoelementi, vitamine, enzimi e minerali.
I dolcificanti sintetici vengono oggi molto usati per produrre i famosi cibi e bevande light venduti nell’Unione Europea; sono stati approvati da una apposita commissione solo dopo approfonditi test tossicologici. Per ognuno di essi è stata stabilita la quantità massima giornaliera consentita che garantisce un rilevante margine di sicurezza.

L'uso dei dolcificanti sintetici é tuttavia sconsigliato in gravidanza; sarebbe meglio utilizzare zuccheri semplici come fruttosio, lattosio e glucosio. Questi zuccheri sono più adatti a far fronte ai picchi di stanchezza in gravidanza, in quanto forniscono energia di immediato utilizzo.Al contrario, l’uso di dolcificanti sintetici ( es. aspartame ) in gravidanza, ha evidenziato una correlazione con l’aumento delle malformazioni al feto, in particolare del sistema nervoso.Sembra che le controindicazioni nell’uso di questi dolcificanti in gravidanza siano dovute proprio ai prodotti di degradazione dell’aspartame, in particolare l’acido aspartico, il metanolo e la fenilanina.
Di seguito un piccolo elenco dei dolcificanti naturali e sintetici.

Dolcificanti naturali:
  • melassa
  • succo d'Agave
  • sciroppo d'acero
  • malto d'orzo
  • miele
  • zucchero di canna "integrale"
  • fruttosio
  • lattosio

Dolcificanti sintetici:
  • Acesulfame potassico
  • Aspartame
  • Ciclammato
  • Saccarina
  • Sucralosio
  • Maltitolo
  • Stevioside
  • Sciroppo di glucosio idrogenato

Al di là di queste indicazioni generali, è sempre consigliato contattare il proprio ginecologo prima di assumere particolari dolcificanti in gravidanza.

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