venerdì 5 ottobre 2012

Le cinque posizioni dell'allattamento.



Il latte materno costituisce il miglior alimento per i neonati, perché fornisce tutti i nutrienti di cui hanno bisogno nella prima fase della loro vita, come per esempio certi acidi grassi polinsaturi, proteine, ferro assimilabile. Per di piu', contiene sostanze bioattive e immunologiche che sono fondamentali per proteggere il bambino da eventuali infezioni batteriche e virali e per favorire lo sviluppo intestinale. Queste sostanze in genere non si trovano nei sostituti artificiali.
Quindi, laddove é possibile, é sempre consigliato l'allattamento esclusivo al seno per i primi sei mesi di vita del bambino.

Non sempre pero' é facile allattare al seno il proprio piccolo, sopratutto in situazioni particolari come un taglio cesareo o un ingorgo mammario.Esistono per questo diverse posizioni dell'allattamento, adattabili alle varie esigenze della mamma e del piccolo.

Il primo passo per allattare correttamente il proprio bambino, qualsiasi sia la posizione che si intende adottare, è principalmente uno stato psicologico: la madre deve sentirsi comoda, rilassata e perfettamente a suo agio, visto che dovrà tenere il bambino attaccato al seno per molto tempo senza affaticarsi.



Immagine tratta dal sito Sanihelp

Allattare in posizione distesa su un fianco: questa posizione è ottima per rilassarsi, la notte e dopo un parto cesareo. È consigliabile anche nei primi giorni dopo il parto. La madre è distesa su un fianco. Schiena, testa e spalle possono appoggiarsi a dei cuscini, in modo da essere totalmente rilassati. Il bambino si trova di fianco, vicinissimo al corpo della mamma. La sua testa si trova all'altezza del seno, è disteso sul letto o sul braccio della madre. La schiena del bambino può essere sorretta da un cuscino o da un panno arrotolato, eventualmente anche dal cuscino per allattamento, affinché possa rimanere disteso di fianco. In questa posizione viene allattato con il seno inferiore. Se viene dato il seno superiore, la madre deve sporgersi un po' e spingere il ginocchio in avanti per sostenersi. In questo caso può essere d'aiuto mettere un cuscino tra le gambe.





Allattare distesa sulla schiena: questa posizione viene a volte consigliata, ma piuttosto raramente, subito dopo il parto, anche dopo un cesareo o in caso di forte flusso di latte. La madre è distesa sulla schiena, la testa è leggermente rialzata. Il bambino è disteso prono, per lungo, sulla pancia della madre. La sua testa è distesa direttamente sul seno. La fronte del bambino deve eventualmente essere tenuta su affinché il naso resti libero durante la poppata.
 

Immagine tratta dal sito EssereMamma
 
 Allattare in posizione seduta (posizione «culla»): questa posizione classica per l'allattamento è quella che si vede più spesso, ma non è quella ideale nel caso di un forte flusso di latte o di montata lattea durante il puerperio. La madre è seduta sul letto o in una poltrona. Il bambino è disteso di fianco e la sua pancia preme su quella della madre. È quindi rivolto alla madre con tutto il corpo. La madre tiene il bambino in braccio (posizione della «culla»). La nuca del bambino è appoggiata nella piega del braccio e il sederino del bebè nella mano della madre. Per appoggiare le braccia possono essere usati dei cuscini o i braccioli della poltrona. Molte mamme che allattano trovano particolarmente comodo l'uso di cuscini per allattamento. Le gambe della madre sono piegate o si appoggiano a qualcosa: molto comodo può risultare in questi casi uno sgabello poggiapiedi.


Immagine tratta dal sito Pianeta mamma
 
 
 Allattare in posizione seduta (posizione «rugby»): questa posizione è utile dopo un cesareo (perché la ferita non viene schiacciata), in caso di grandi seni o di ingorgo mammario, con gemelli o nati da parti prematuri, ma anche con un bambino inquieto oppure se il bambino ha il raffreddore e il naso chiuso. Il bambino è disteso di lato sotto il braccio della mamma e il corpo e le gambe sono rivolte verso la parte posteriore del corpo della mamma. Il sederino del bambino poggia su un cuscino, circa all'altezza del gomito della mamma. La madre sostiene con la mano la testa del bambino, la parte superiore della schiena poggia sull'avambraccio. In questa posizione possono essere allattati contemporaneamente gemelli o bambini di età diversa (allattamento simultaneo o in tandem).

 

 
 Allattare in posizione seduta («a cavalcioni»): questa posizione è adatta particolarmente per bambini già abbastanza cresciuti, che riescono in qualche modo a stare seduti. È indicata per neonati che hanno problemi a succhiare, o il naso chiuso, oppure in caso di suzione piuttosto debole o di seno pieno. Il bambino è seduto cavalcioni sulla coscia della madre; eventualmente utilizzate un cuscino per far arrivare la bocca all'altezza del capezzolo. La madre sostiene con la mano e l'avambraccio la schiena del bambino.

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